Supercar Cannibalizzate: Pilota Arrestato a Cittadella
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Un pilota di supercar è stato arrestato a Cittadella con l'accusa di cannibalizzazione di auto di lusso. L'uomo, secondo le indagini delle forze dell'ordine, smantellava vetture di pregio per poi rivendere i pezzi di ricambio. L'operazione, condotta dai Carabinieri, ha portato al sequestro di numerosi componenti di auto di alta gamma, tra cui motori, interni in pelle e sistemi elettronici.
Le indagini sono partite da una segnalazione anonima che ha portato i Carabinieri a individuare un capannone nella periferia di Cittadella, utilizzato come deposito illegale. All'interno, sono state rinvenute decine di pezzi provenienti da diverse supercar, tra cui Ferrari, Lamborghini e Porsche. Il modus operandi del pilota, stando alle ricostruzioni degli investigatori, consisteva nell'acquisire vetture di lusso, spesso incidentate o rubate, per poi smantellare sistematicamente i veicoli e rivendere i componenti singolarmente sul mercato nero.
L'arresto è avvenuto nel corso di una perquisizione mirata, durante la quale l'uomo è stato sorpreso mentre stava smontando una Lamborghini. Al momento del fermo, il pilota era in possesso di diversi strumenti utilizzati per lo smontaggio delle auto, nonché di un elenco dettagliato dei pezzi di ricambio, con tanto di prezzi. L'entità del danno economico è ancora in fase di quantificazione, ma si stima che ammonterà a diverse centinaia di migliaia di euro. Le indagini proseguiranno per accertare la provenienza di tutte le auto cannibalizzate e individuare eventuali complici. Il pilota arrestato è ora in attesa di giudizio. L'operazione dei Carabinieri rappresenta un duro colpo al mercato illegale dei ricambi di lusso, che spesso alimenta il traffico di auto rubate.
Questo caso evidenzia come il mondo delle supercar non sia immune da fenomeni di criminalità organizzata. La sofisticazione del metodo utilizzato dall'arrestato, la precisa catalogazione dei pezzi e la capacità di rivendere le parti sul mercato nero dimostrano una conoscenza approfondita del settore e una pianificazione accurata. L'arresto del pilota rappresenta un segnale importante, che conferma l'impegno delle forze dell'ordine nel contrastare il fenomeno della cannibalizzazione di veicoli di lusso. L'inchiesta si prefigge ora di individuare anche la rete di ricettatori che si serviva dei ricambi provenienti dalle auto smontate. L'accusa è pesante: furto aggravato, ricettazione e riciclaggio. Il pilota rischia una condanna a diversi anni di reclusione.