Soluzione a due Stati: Cremonesi e Morris la dichiarano impossibile
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Secondo gli esperti Cremonesi e Morris, la soluzione a due Stati per il conflitto israelo-palestinese è attualmente irrealizzabile. In un'intervista congiunta rilasciata oggi, i due analisti hanno sottolineato le insormontabili difficoltà politiche e pratiche che impediscono la creazione di due Stati indipendenti e pacifici.
Cremonesi, esperto di geopolitica del Medio Oriente, ha evidenziato l'assenza di una reale volontà politica da parte di entrambe le parti coinvolte. L'espansione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania, la frammentazione territoriale palestinese e la profonda sfiducia reciproca contribuiscono a rendere qualsiasi negoziato estremamente complicato, se non addirittura impossibile.
Morris, specializzato in diritto internazionale e risoluzione dei conflitti, ha analizzato le implicazioni legali e pratiche di una soluzione a due Stati. Ha sottolineato le difficoltà nel definire i confini, la divisione delle risorse idriche, e la questione dei rifugiati palestinesi, tutte problematiche che, secondo lui, sono state ampiamente sottovalutate nei precedenti tentativi di mediazione.
Inoltre, entrambi gli analisti hanno evidenziato il ruolo cruciale delle potenze internazionali nel processo di pace. L'assenza di una leadership forte e determinata da parte della comunità internazionale, unita a interessi contrastanti tra le diverse nazioni, ha ostacolato significativamente i negoziati e ha contribuito a creare un clima di impunità che favorisce la persistenza del conflitto.
Cremonesi e Morris hanno concluso l'intervista affermando che è necessario un nuovo approccio alla questione israelo-palestinese, un approccio che tenga conto delle nuove realtà sul terreno e che superi l'impasse diplomatica attuale. Sebbene la soluzione a due Stati rimanga un obiettivo auspicabile, secondo i due esperti, è fondamentale rivalutare le strategie e le priorità, puntando a soluzioni intermedie e a misure di costruzione della fiducia che possano creare le condizioni per un futuro negoziato più fruttuoso. La ricerca di una pace duratura, secondo loro, richiede un cambiamento radicale di prospettiva e una ripensamento delle strategie adottate fino ad oggi.