Sms Von der Leyen-Pfizer: Caduto il Divieto di Accesso ai Vaccini
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Una rivelazione sconvolgente emerge dalla pubblicazione di messaggi SMS scambiati tra la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il CEO di Pfizer, Albert Bourla. Questi messaggi, resi pubblici dopo una lunga battaglia legale, sembrano dimostrare una comunicazione diretta e intensa tra le due figure chiave durante la fase cruciale della pandemia da Covid-19.
In particolare, i messaggi rivelerebbero come la von der Leyen abbia intervenuto direttamente per rimuovere un divieto di accesso ai vaccini Pfizer, agevolando così la fornitura di dosi all'Unione Europea. La notizia ha immediatamente scatenato un acceso dibattito pubblico, sollevando dubbi sulla trasparenza e sul processo decisionale nell'ambito dell'acquisto di vaccini anti-Covid.
Gli oppositori accusano la presidente della Commissione Europea di favoritismo e di aver aggirato le procedure standard per favorire Pfizer, una delle principali aziende farmaceutiche produttrici di vaccini. Le accuse riguardano la presunta influenza indebita esercitata da interessi privati sulla politica sanitaria dell'UE, compromettendo potenzialmente l'equità nell'accesso ai vaccini e la lotta alla pandemia.
La von der Leyen e Pfizer, da parte loro, si sono difese affermando che le comunicazioni erano necessarie per garantire una rapida distribuzione dei vaccini in un momento di emergenza sanitaria globale. Tuttavia, la pubblicazione degli SMS ha acceso i riflettori su questioni di responsabilità e trasparenza nel processo decisionale europeo, aprendo un'inchiesta ufficiale per accertare eventuali irregolarità.
L'opinione pubblica resta divisa, con alcuni che vedono negli SMS la prova di una gestione efficace della crisi sanitaria, altri che invece denunciano una potenziale violazione delle norme e un abuso di potere. L'inchiesta in corso dovrà fare luce su questi eventi cruciali, determinando se le azioni intraprese siano state conformi alle leggi e alle regolamentazioni europee e se siano state prese in considerazione tutte le opzioni disponibili per garantire l'accesso equo ai vaccini.
La vicenda ha profonde implicazioni politiche e legali, gettando ombre sulla gestione della pandemia e sollevando interrogativi sulla necessità di maggiore trasparenza nella cooperazione tra istituzioni europee e aziende private in situazioni di emergenza.