Sindaco di Istanbul in carcere: accuse di corruzione
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Un tribunale turco ha ordinato l'arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem İmamoğlu, in attesa di processo per accuse di corruzione. La decisione, annunciata martedì, ha suscitato immediate proteste da parte dell'opposizione e ha riacceso le tensioni politiche nel paese. İmamoğlu, figura di spicco del Partito Popolare Repubblicano (CHP), è accusato di aver insultato dei funzionari pubblici durante un discorso nel 2021. La condanna, se confermata, potrebbe escluderlo dalla partecipazione alla vita politica per un periodo di tempo significativo.
La decisione del tribunale è stata ampiamente criticata come politicamente motivata, con molti che la vedono come un tentativo di indebolire l'opposizione prima delle elezioni presidenziali del 2023. L'opposizione ha denunciato una persecuzione giudiziaria nei confronti di İmamoğlu, sottolineando la mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse. La notizia ha innescato manifestazioni di protesta in diverse città turche, con i manifestanti che chiedono la liberazione immediata del sindaco.
Il CHP ha definito la sentenza un attacco alla democrazia e ha promesso di combattere per la riabilitazione di İmamoğlu. La vicenda si inserisce in un contesto di crescente polarizzazione politica in Turchia, dove il governo del presidente Recep Tayyip Erdoğan e l'opposizione si confrontano costantemente su questioni chiave. L'arresto del sindaco di Istanbul rappresenta un ulteriore capitolo di questa tensione politica, con importanti implicazioni per il futuro del paese.
L'ufficio del sindaco di Istanbul, nel frattempo, ha dichiarato che İmamoğlu continuerà a svolgere le sue funzioni, seppur dal carcere. La decisione del tribunale è ora sottoposta ad appello e si attende una risposta legale da parte della difesa del sindaco. Le prossime settimane saranno cruciali per capire come si evolverà questa situazione, con potenziali implicazioni significative per le elezioni del 2023.