Storia

Re Carlo onora la partigiana Paola Del Din

Re Carlo III, durante il suo discorso al Parlamento italiano, ha reso omaggio a Paola Del Din, una figura simbolo …

Re Carlo onora la partigiana Paola Del Din

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Re Carlo III, durante il suo discorso al Parlamento italiano, ha reso omaggio a Paola Del Din, una figura simbolo della Resistenza italiana. L'omaggio, inaspettato e toccante, ha riportato l'attenzione pubblica su questa straordinaria donna friulana, la cui storia di coraggio e impegno per la libertà è un esempio per le generazioni future.

Paola Del Din, nata nel 1925 a Pinzano al Tagliamento (Pordenone), è entrata a far parte della Resistenza a soli 18 anni. Si è distinta per la sua determinazione e il suo coraggio in una zona particolarmente difficile e pericolosa del Friuli, caratterizzata da una forte presenza nazifascista. Nonostante il rischio costante, ha svolto un ruolo cruciale nella lotta di liberazione, partecipando attivamente a missioni di spionaggio, sabotaggio e soccorso ai partigiani. La sua attività di collegamento tra le formazioni partigiane e la popolazione civile fu fondamentale per il successo delle operazioni di resistenza nella zona.

La sua storia, spesso rimasta nascosta per lungo tempo, è un esempio di impegno civile e resistenza che trascende la semplice partecipazione alla lotta armata. Paola Del Din rappresenta la tenacia e la devozione di coloro che hanno combattuto per la libertà, anche a costo della propria vita. Il suo esempio è ancor più significativo in un periodo storico in cui la memoria della Resistenza rischia di affievolirsi.

L'omaggio del Re Carlo III sottolinea l'importanza di ricordare e celebrare le figure chiave della Resistenza italiana, come Paola Del Din, e di trasmettere il loro esempio alle generazioni più giovani. Il suo riconoscimento rappresenta un potente messaggio di speranza e ispirazione, un invito a continuare a combattere per i valori di libertà, giustizia e democrazia per i quali la partigiana friulana ha dato tutto.

La figura di Paola Del Din si inserisce nella più ampia commemorazione delle vittime del nazifascismo e della lotta di liberazione italiana. La sua storia è un monito a non dimenticare la tragedia della guerra e l'importanza della pace e della solidarietà umana.

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