Cinema

Raro E.T. di Rambaldi all'asta!

Un pezzo unico della storia del cinema è pronto a cambiare proprietario. Un raro modello di E.T., creato dal leggendario …

Raro E.T. di Rambaldi all'asta!

U

Un pezzo unico della storia del cinema è pronto a cambiare proprietario. Un raro modello di E.T., creato dal leggendario Carlo Rambaldi, sarà messo all'asta. Questa straordinaria opportunità per i collezionisti offre la possibilità di acquisire un frammento di storia cinematografica, un oggetto che porta con sé l'eredità di uno degli effettivisti più importanti del XX secolo.

Rambaldi, premio Oscar per gli effetti speciali di E.T. l'extra-terrestre, ha plasmato l'immagine iconica dell'alieno che ha conquistato il cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo. Il modello in asta rappresenta un esemplare di grande valore, non solo per la sua rarità ma anche per la sua importanza storica e artistica. Si tratta di un reperto che getta luce sul processo creativo dietro uno dei film più amati della storia del cinema.

L'asta, il cui svolgimento è previsto [data], si preannuncia un evento imperdibile per gli appassionati di cinema e per i collezionisti di memorabilia cinematografica. L'identità del venditore e la stima di partenza del lotto rimangono attualmente segreti, ma si prevede un'affluenza di offerenti da tutto il mondo ansiosi di aggiudicarsi questo prezioso cimelio. Questo modello di E.T. non è solo un oggetto di collezione, ma una vera e propria capsula del tempo, che riporta indietro nel tempo alla magia della creazione di un film iconico. La sua presenza evoca ricordi e emozioni legate a uno dei personaggi più amati di sempre, un alieno diventato simbolo di amicizia e di speranza.

L'asta rappresenterà un'opportunità unica per un museo o un collezionista privato di entrare in possesso di un pezzo di storia del cinema, di assicurarsi un'opera d'arte che tramanda la passione e il genio creativo di Carlo Rambaldi. L'attenzione mediatica sull'evento è già alta e si prevede un'accesa competizione tra gli offerenti.

. . .