Processo Ponte Morandi: parla Castellucci
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L'ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci, è intervenuto oggi in aula nel processo per il crollo del ponte Morandi di Genova. La sua testimonianza è attesa con grande attenzione, considerato il ruolo chiave che ricoprì all'interno dell'azienda al momento del tragico evento. Castellucci ha affrontato numerose domande da parte del pubblico ministero e degli avvocati delle parti civili, fornendo la sua versione dei fatti e cercando di chiarire le proprie responsabilità. Si è soffermato a lungo sulle procedure di manutenzione del viadotto, cercando di dimostrare che Aspi aveva adottato tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dell'infrastruttura. La sua deposizione si è concentrata principalmente sulla gestione dei controlli e sulla comunicazione interna all'azienda riguardo lo stato di manutenzione del ponte. Tuttavia, diverse incongruenze emerse durante la sua testimonianza hanno sollevato nuovi interrogativi.
Le parti civili, rappresentanti le famiglie delle vittime, hanno puntato l'attenzione sulle presunte inadempienze di Aspi nella sorveglianza e nella manutenzione del ponte, sottolineando le mancate segnalazioni di criticità e la possibile sottovalutazione di importanti segnali premonitori. L'udienza è stata caratterizzata da un clima teso, con momenti di forte emozione da parte dei familiari delle vittime presenti in aula. L'attenzione dei media è rimasta alta per tutta la durata della testimonianza, sottolineando l'importanza di questo processo per la verità giudiziaria e la responsabilità delle società concessionarie delle autostrade italiane. L'ex AD ha ribadito più volte di non essere a conoscenza di alcuna anomalia che potesse presagire il crollo del ponte, respingendo le accuse di negligenza e sottolineando la complessità della gestione di un'infrastruttura così importante e la difficoltà di prevedere eventi imprevedibili.
La testimonianza di Castellucci rappresenta un tassello fondamentale nell'ambito delle indagini e del processo. Le sue dichiarazioni saranno ora analizzate attentamente dal collegio giudicante e dalle parti coinvolte. Il processo continua, con l'attesa di altre testimonianze cruciali per ricostruire l'intera vicenda e accertare le responsabilità del disastro. L'opinione pubblica rimane in attesa di un verdetto che possa contribuire a fare chiarezza su quanto accaduto e a fornire giustizia alle vittime e ai loro familiari. La giornata si è conclusa con un'atmosfera di incertezza e di attesa per le prossime udienze.