Processo Poggi: Sempio frequentava anche la taverna e le scale della casa
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La difesa di Massimo Sempio, imputato nel processo per la morte di Chiara Poggi, ha introdotto un nuovo elemento nelle proprie argomentazioni. Secondo quanto dichiarato in aula, Sempio non si sarebbe limitato a frequentare esclusivamente determinate zone della casa Poggi, ma avrebbe avuto accesso a diverse aree, tra cui le scale e la taverna.
Questa rivelazione potrebbe avere importanti implicazioni per la ricostruzione dei fatti. La difesa punta a dimostrare che Sempio aveva una familiarità con l'intera abitazione, sminuendo così l'ipotesi di una sua presenza esclusivamente mirata e pianificata nell'area in cui è stato ritrovato il corpo di Chiara Poggi. La libertà di movimento di Sempio all'interno della casa, secondo la difesa, contrasta con l'immagine di un intruso che ha agito con precisione e premeditazione.
La strategia difensiva si basa sull'idea di smontare l'accusa, evidenziando la mancanza di prove concrete che colleghino in modo inequivocabile Sempio all'omicidio. L'accesso a diverse zone della casa, compresa la taverna e le scale, viene presentato come una circostanza compatibile con una frequentazione abituale, piuttosto che con l'azione di un aggressore. La difesa si concentra sulla possibilità che Sempio fosse presente nella casa per ragioni diverse dall'omicidio, senza fornire tuttavia dettagli specifici su queste ragioni alternative.
Il pubblico ministero, dal canto suo, dovrà ora valutare l'impatto di questa nuova testimonianza sulle proprie argomentazioni. La procura dovrà dimostrare la rilevanza delle prove già raccolte, e confutare l'ipotesi di una presenza abituale di Sempio nella casa Poggi, anche nelle zone al di fuori di quelle considerate più pertinenti alle indagini iniziali. L'introduzione di questo nuovo dettaglio promette di rendere il processo ancora più complesso e incerto, con la necessità di un attento esame di tutte le prove raccolte per giungere a una sentenza definitiva.