Precariato scolastico: appello al Quirinale per la stabilizzazione
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Docenti di tutta Italia hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per denunciare l'emergenza precariato che sta affliggendo il settore scolastico. La missiva, firmata da centinaia di insegnanti, chiede con urgenza l'immediata stabilizzazione dei docenti precari, sottolineando come la situazione attuale comprometta la dignità del lavoro docente e la qualità dell'istruzione pubblica.
Nell'appello si evidenzia come l'instabilità contrattuale crei un clima di incertezza e precarietà che impedisce ai docenti di dedicarsi pienamente alla propria professione. La mancanza di sicurezza lavorativa si traduce in una minore capacità di programmazione didattica, di investimento nella formazione continua e di coinvolgimento attivo nella vita scolastica. Questo, a sua volta, incide negativamente sulla qualità dell'apprendimento degli studenti.
Gli insegnanti firmatari della lettera sottolineano l'importanza di un sistema scolastico stabile e meritocratico, dove la professionalità e la competenza siano riconosciute e premiate. L'attuale sistema, invece, li costringe a una continua ricerca di contratti a termine, spesso con condizioni di lavoro precarie e salari insufficienti. Si tratta di una situazione non solo ingiusta per i docenti, ma anche dannosa per il futuro del Paese, poiché impedisce la formazione di una classe docente preparata e motivata.
La richiesta di stabilizzazione immediata è motivata dalla necessità di garantire un'istruzione di qualità per tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro provenienza geografica o dal loro contesto socio-economico. Un corpo docente stabile, formato e motivato, è fondamentale per raggiungere questo obiettivo. La lettera al Quirinale rappresenta un appello accorato affinché il Presidente intervenga per sollecitare il Governo a trovare soluzioni concrete e definitive al problema del precariato nella scuola italiana, favorendo così la crescita di un sistema educativo più equo ed efficiente. Si auspica un intervento rapido e risolutivo che metta fine a questa situazione di stallo, tutelando i diritti dei docenti e garantendo un futuro migliore per la scuola italiana.