Prato: Due imprenditori arrestati per sfruttamento
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Due imprenditori sono stati arrestati a Prato con l'accusa di sfruttamento di manodopera. L'operazione, condotta dalla polizia, ha portato alla luce una rete di lavoro nero che coinvolgeva numerosi lavoratori, principalmente stranieri. Gli arrestati, secondo le indagini, avrebbero pagato salari irrisori e imposto condizioni di lavoro disumane, violando sistematicamente le norme sulla sicurezza e sui diritti dei lavoratori.
Le indagini, durate diversi mesi, hanno preso il via a seguito di una segnalazione anonima. Gli investigatori hanno raccolto numerose testimonianze e prove, tra cui documenti contabili falsificati e registrazioni audio e video, che dimostrerebbero lo sfruttamento sistematico dei dipendenti. I lavoratori coinvolti, provenienti da diverse nazioni, venivano impiegati in attività di confezione tessile, in condizioni di estrema precarietà e sottoposti a pressioni continue.
Gli arrestati rischiano pene pesanti. L'operazione rappresenta un duro colpo al fenomeno dello sfruttamento lavorativo nella zona di Prato, un problema diffuso e radicato nel settore tessile. L'indagine continua per individuare eventuali altri responsabili e accertare l'esatta entità del danno economico e sociale causato dal reato.
Le autorità locali si sono impegnate a garantire assistenza e protezione ai lavoratori coinvolti, offrendo loro supporto legale e psicologico. L'operazione sottolinea l'importanza della lotta allo sfruttamento, un fenomeno che mina i diritti fondamentali dei lavoratori e danneggia l'economia legale del paese. Le indagini proseguiranno per accertare la piena responsabilità degli arrestati e individuare eventuali complici.