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Pordenone: L'Inno di Mameli apre i Consigli Comunali, anche fuori dal Municipio

Da oggi, un tocco di patriottismo e solennità caratterizzerà l'inizio di ogni Consiglio Comunale di Pordenone. L'amministrazione comunale ha infatti …

Pordenone: L'Inno di Mameli apre i Consigli Comunali, anche fuori dal Municipio

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Da oggi, un tocco di patriottismo e solennità caratterizzerà l'inizio di ogni Consiglio Comunale di Pordenone. L'amministrazione comunale ha infatti deciso di far precedere le sedute con la diffusione dell'Inno di Mameli, tramite filodiffusione, non solo all'interno del municipio, ma anche negli spazi esterni. Questa scelta, annunciata dal sindaco questa mattina, mira a rafforzare il senso di appartenenza alla comunità e a rendere più solenne l'apertura dei lavori istituzionali.

La decisione è stata accolta con opinioni contrastanti. Alcuni consiglieri hanno espresso apprezzamento per l'iniziativa, sottolineando il valore simbolico del gesto e la sua capacità di unire la cittadinanza. Altri, invece, si sono mostrati più critici, sollevando questioni di opportunità e di risorse economiche impiegate. Si è discusso sulla potenziale invasività della diffusione dell'inno in spazi pubblici, sollevando dubbi sulla effettiva percezione positiva da parte di tutta la cittadinanza. Nonostante le perplessità, l'amministrazione ha ribadito la sua scelta, definendola un atto di rispetto verso i valori nazionali e un modo per celebrare la democrazia locale.

La diffusione dell'Inno di Mameli avverrà prima dell'inizio di ogni seduta del Consiglio Comunale, garantendo un adeguato lasso di tempo per la preparazione dei lavori. L'amministrazione ha assicurato che la qualità dell'audio sarà ottimale sia all'interno che all'esterno del municipio, per garantire la migliore esperienza possibile ai cittadini. L'iniziativa è stata presentata come sperimentale, con l'intenzione di valutare l'efficacia e l'impatto della scelta sulla popolazione e di apportare eventuali modifiche in base ai riscontri raccolti. Si prevede di monitorare la risposta dei cittadini attraverso sondaggi e canali di comunicazione social per capire il gradimento della nuova prassi. La sperimentazione avrà una durata di sei mesi, al termine dei quali verrà effettuata una valutazione completa.

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