Sanità

Pediatri: Il codice genetico, non quello postale, deve guidare la sanità infantile

I pediatri italiani lanciano un allarme: l'accesso alle cure per i bambini non può essere determinato dal codice postale di …

Pediatri: Il codice genetico, non quello postale, deve guidare la sanità infantile

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I pediatri italiani lanciano un allarme: l'accesso alle cure per i bambini non può essere determinato dal codice postale di residenza. In un appello rivolto alle istituzioni, sottolineano la necessità di superare le disuguaglianze sanitarie che colpiscono i più piccoli, a seconda della zona geografica in cui vivono. La disparità di accesso a servizi essenziali, come la diagnostica avanzata o le terapie specialistiche, rappresenta una grave minaccia per la salute dei bambini. Secondo i pediatri, il codice genetico di un bambino, che determina le sue predisposizioni e le sue fragilità, dovrebbe essere il principale fattore determinante nell'erogazione delle cure, non la sua collocazione geografica.

La denuncia si concentra su diverse criticità. In alcune regioni, la carenza di personale medico specializzato crea liste di attesa lunghissime per visite e esami fondamentali. In altre aree, invece, l'assenza di centri di riferimento adeguati costringe le famiglie a lunghi e dispendiosi viaggi, creando ulteriore stress e difficoltà. Questa situazione crea un'iniquità inaccettabile, con bambini che rischiano di non ricevere le cure necessarie in tempo, compromettendo la loro salute e il loro futuro.

La richiesta dei pediatri è chiara: è necessario un intervento urgente per garantire l'equità nell'accesso alle cure pediatriche in tutto il Paese. Questo significa investire in personale sanitario specializzato, rafforzare le reti di assistenza territoriale e creare centri di riferimento adeguati anche nelle aree più disagiate. Solo così si potrà assicurare a tutti i bambini lo stesso livello di cura, indipendentemente da dove vivono. L'obiettivo finale è quello di costruire un sistema sanitario che metta al centro il benessere del bambino, basandosi su criteri scientifici e di equità, anziché sulla mera disponibilità di risorse geograficamente distribuite in modo disomogeneo.

I pediatri si appellano al governo e alle istituzioni competenti affinché prendano in seria considerazione questa problematica, impegnandosi concretamente per la realizzazione di un sistema sanitario realmente inclusivo ed equo per tutti i bambini italiani. È fondamentale che ogni bambino abbia accesso alle migliori cure possibili, indipendentemente dalla sua posizione geografica. Solo attraverso un impegno collettivo e mirato si potrà garantire la salute e il futuro dei più piccoli.

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