Cronaca

Paziente si rifiuta dimissioni, aggressione a medici a Oristano

Un caos si è scatenato presso l'ospedale di Oristano. Un paziente, dimesso dalle cure mediche, si è rifiutato di lasciare …

Paziente si rifiuta dimissioni, aggressione a medici a Oristano

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Un caos si è scatenato presso l'ospedale di Oristano. Un paziente, dimesso dalle cure mediche, si è rifiutato di lasciare la struttura, creando una situazione di tensione che è degenerata in aggressione ai danni del personale sanitario.

Secondo le testimonianze raccolte, l'uomo, la cui identità non è stata ancora resa pubblica, ha iniziato a inveire contro i medici e gli infermieri, opponendosi con veemenza alle procedure di dimissioni. La situazione è rapidamente escalata, con il paziente che ha aggredito fisicamente alcuni membri dello staff medico, causando loro lievi ferite.

Allertate le forze dell'ordine, una pattuglia della polizia è intervenuta per sedare la violenta discussione. L'intervento degli agenti, tuttavia, non è stato privo di difficoltà. Il paziente, infatti, ha opposto resistenza anche nei confronti dei poliziotti, dando vita ad un parapiglia che ha richiesto l'intervento di più unità.

Dopo una concitata trattativa, gli agenti sono riusciti a calmare l'uomo e a condurlo fuori dall'ospedale. Il paziente è stato poi sottoposto a un accertamento sanitario, per valutare le sue condizioni e accertare la sua capacità di intendere e di volere. Le indagini sono in corso per chiarire le cause che hanno portato all'aggressione e saranno valutate eventuali responsabilità penali.

L'episodio ha suscitato preoccupazione e indignazione tra il personale sanitario dell'ospedale di Oristano, già alle prese con le difficoltà legate alla gestione della pandemia e alla carenza di risorse. Il sindacato dei medici ha espresso forte condanna per l'accaduto, chiedendo maggiori garanzie di sicurezza per i professionisti della salute.

L'episodio di Oristano si aggiunge ad una serie di casi di aggressione al personale sanitario registrati negli ultimi anni, evidenziando la crescente necessità di proteggere coloro che lavorano a contatto con il pubblico, spesso in situazioni di elevata tensione e stress.

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