Patto Antimafia a Rischio: Rende minacciata da Commissariamento
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Il sindaco di Rende, Umberto Bernaudo, rischia il commissariamento a causa del mancato accordo sul patto per la legalità. Il consigliere regionale Mimmo Bilotti ha lanciato l'allarme, denunciando la mancata firma del principe, figura chiave per la sottoscrizione dell'accordo. Secondo Bilotti, questo mancato impegno rappresenta una grave mancanza di rispetto per le istituzioni e per la lotta contro la criminalità organizzata.
Il patto per la legalità, un impegno fondamentale per la città di Rende, mira a rafforzare la collaborazione tra istituzioni, cittadini e forze dell'ordine per contrastare ogni forma di illegalità. La mancata adesione del principe, figura di rilievo nella comunità, compromette seriamente la validità e l'efficacia dell'accordo stesso. La situazione è dunque particolarmente grave, mettendo a rischio la stabilità amministrativa di Rende.
Bilotti ha espresso profonda preoccupazione per la situazione, sottolineando l'importanza della collaborazione istituzionale per garantire la sicurezza e lo sviluppo del territorio. L'assenza di un impegno concreto da parte del principe potrebbe avere conseguenze disastrose per l'intera comunità, compromettendo progetti cruciali di sviluppo e benessere sociale.
La mancata adesione al patto potrebbe infatti portare alla sospensione dei finanziamenti destinati a progetti cruciali per la città, bloccando interventi di riqualificazione urbana, sociale e di sostegno alle imprese locali. Inoltre, il commissariamento rappresenterebbe un duro colpo all'immagine di Rende, compromettendo la sua credibilità a livello nazionale e regionale.
La situazione richiede un intervento immediato per evitare conseguenze irreparabili. Bilotti ha lanciato un appello al principe e alle istituzioni coinvolte, chiedendo un immediato ripensamento della decisione e la firma del patto per la legalità. Il tempo stringe, e le sorti di Rende dipendono dall'impegno collettivo nella lotta contro la criminalità organizzata e per il bene della comunità. Il silenzio del principe, a questo punto, rischia di pesare come un macigno sulle prospettive future della città.