Papa Francesco e Lodi: Un ricordo commosso del Covid
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Il vescovo di Lodi, monsignor Maurizio Malvestiti, ha condiviso un toccante ricordo della pandemia di Covid-19, rivelando una telefonata ricevuta da Papa Francesco durante il picco dell'emergenza sanitaria nella sua diocesi.
Lodi, una delle zone più colpite dalla prima ondata di Covid-19 in Italia, ha vissuto momenti drammatici nel marzo 2020. Ospedali sovraffollati, numero impressionante di morti e una popolazione spaventata e in lutto. In mezzo a questo dolore e alla sofferenza, la chiamata del Papa è stata una fonte di conforto e di speranza per il vescovo e per l'intera comunità.
Monsignor Malvestiti ha descritto la telefonata come un gesto di vicinanza e di paternità spirituale. Il Papa, secondo il racconto del vescovo, si è informato sulla situazione della diocesi, esprimendo la sua profonda preoccupazione per la popolazione colpita e offrendo parole di incoraggiamento e di preghiera.
Il ricordo della telefonata, a distanza di anni, mantiene ancora un'intensa carica emotiva. È un segno tangibile dell'attenzione del Papa verso le comunità in difficoltà e un esempio di come la fede possa offrire conforto e forza nei momenti più bui.
"Ricordo la voce del Papa, piena di compassione e di dolcezza, ancora oggi mi commuove", ha affermato il vescovo di Lodi. La telefonata non è stata solo un gesto formale, ma un momento di vera condivisione del dolore e della speranza, un faro di luce in un periodo di grande oscurità. La testimonianza di monsignor Malvestiti offre un toccante esempio di come la fede possa essere una guida e un sostegno nei momenti di prova, dimostrando la solidarietà del Papa per le comunità colpite dalla pandemia.
La chiamata del Santo Padre è stata, per il vescovo di Lodi e per l'intera comunità, un segnale di vicinanza e di speranza in un momento di grande difficoltà, un simbolo concreto di fede e di solidarietà che ha lasciato un segno indelebile nella memoria di tutti coloro che l'hanno vissuta.