Mistero sul corpo carbonizzato: il legale di Diviesti nega l'identità
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Un corpo semicarbonizzato è stato ritrovato e l'attenzione si concentra su Francesco Diviesti, il barbiere noto per la sua attività di assistenza ai terremotati. Tuttavia, il suo legale ha rilasciato una dichiarazione che getta ombre sul collegamento tra il cadavere e il suo assistito. "Non è detto che sia lui", ha affermato il difensore, aprendo così uno scenario investigativo complesso e incerto.
Le autorità sono attualmente impegnate nelle analisi del DNA per stabilire con certezza l'identità del corpo. Il ritrovamento, avvenuto in circostanze ancora poco chiare, ha scatenato una serie di speculazioni e alimenta le ansie di chi conosceva Diviesti, figura popolare per il suo impegno post-terremoto.
La posizione del legale è cauta ma ferma. L'assenza di prove certe, secondo il difensore, non permette di affermare con sicurezza che il corpo carbonizzato sia quello del suo assistito. Questa dichiarazione, tuttavia, non ha placato le voci e i dubbi che si stanno diffondendo. Le indagini proseguono a ritmo serrato per ricostruire le ultime ore di vita della persona ritrovata e per fare chiarezza sulla vicenda.
L'impegno di Diviesti nell'assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto era ampiamente conosciuto e apprezzato. La sua scomparsa, se confermata, lascerebbe un vuoto significativo nella comunità, oltre che un profondo dolore tra i suoi familiari e amici. L'incertezza attuale, però, mantiene vivo il mistero e alimenta le ipotesi più disparate. Le autorità, nel frattempo, mantengono il massimo riserbo sulle indagini e attendono i risultati degli accertamenti scientifici per fare luce su questo caso dalle molteplici sfaccettature.
La vicenda ha destato un notevole interesse mediatico, generando un clima di tensione e aspettativa. Il paese intero attende con ansia l'esito delle analisi del DNA che potranno, finalmente, confermare o smentire il coinvolgimento di Francesco Diviesti in questa tragica vicenda.