Politica

Luana: Apprezzamento per la Ministra, ma serve di più per fermare le vittime

La madre di Luana, vittima di femminicidio, esprime apprezzamento per il lavoro svolto dalla Ministra, ma sottolinea la necessità di …

Luana: Apprezzamento per la Ministra, ma serve di più per fermare le vittime

L

La madre di Luana, vittima di femminicidio, esprime apprezzamento per il lavoro svolto dalla Ministra, ma sottolinea la necessità di azioni più incisive per contrastare la piaga delle violenze sulle donne. Il numero delle vittime, infatti, non accenna a diminuire, alimentando la frustrazione e la rabbia di chi lotta per un cambiamento reale.

"Apprezzo gli sforzi della Ministra e le iniziative intraprese", afferma la madre di Luana, "ma non basta. I numeri continuano a crescere e questo dimostra che la strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa. Serve un intervento più strutturato, che vada oltre le parole e si traduca in azioni concrete e risorse adeguate."

La donna evidenzia la necessità di maggiori controlli e di una maggiore sensibilizzazione da parte delle istituzioni, ma anche della società nel suo complesso. È fondamentale, secondo lei, investire nella prevenzione, attraverso campagne informative e percorsi di educazione alla parità di genere fin dalla scuola primaria. Inoltre, chiede un rafforzamento dei centri antiviolenza, dotandoli di risorse economiche e personale adeguati, per garantire un supporto completo e duraturo alle donne che si trovano a vivere situazioni di pericolo.

La madre di Luana sottolinea l'importanza di una legislazione più severa, in grado di punire in modo esemplare i colpevoli di violenza sulle donne, ma anche di proteggere efficacemente le vittime. "Bisogna garantire che le donne che denunciano le violenze siano tutelate a 360 gradi, evitando che si sentano sole e abbandonate al loro destino", afferma. "La giustizia deve essere più veloce e più efficace, in modo da evitare che le vittime si sentano scoraggiate a denunciare."

La testimonianza della madre di Luana rappresenta un grido di dolore, ma anche un appello accorato alla politica e alla società affinché si impegnino con più determinazione nella lotta contro la violenza di genere. Il numero delle vittime, ancora troppo alto, non può essere accettato come una fatalità. È necessario un cambiamento culturale profondo, che passi attraverso la condanna unanime di ogni forma di violenza e la promozione di una società più giusta e solidale, dove le donne possano vivere libere e al sicuro.

. . .