Hotel abusivo scoperto in antico monastero
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Le autorità hanno scoperto una struttura ricettiva abusiva all'interno di un antico complesso monastico, violando le norme di tutela del patrimonio storico-artistico. L'operazione, condotta dalla polizia locale e dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, ha portato alla luce una serie di irregolarità edilizie all'interno del monastero, risalente al (secolo). La struttura, che operava come hotel, era stata realizzata senza le necessarie autorizzazioni, modificando significativamente la struttura originale del complesso. Le indagini hanno evidenziato l'utilizzo di materiali non idonei e la compromissione di alcuni affreschi di grande valore storico.
Gli inquirenti stanno ora indagando per accertare le responsabilità e le modalità di realizzazione dell'opera abusiva. Il proprietario della struttura rischia sanzioni amministrative e penali, oltre all'obbligo di ripristinare lo stato dei luoghi. L'operazione ha suscitato scalpore tra le associazioni ambientaliste e i cittadini, preoccupati per la conservazione del patrimonio culturale. Il monastero, infatti, rappresenta un importante testimonianza della storia locale e il suo degrado rappresenta una grave perdita per l'intero paese.
La Soprintendenza ha annunciato l'immediato avvio di un'ispezione approfondita per valutare l'entità dei danni e programmare i lavori di ripristino. È stata inoltre disposta la chiusura immediata della struttura ricettiva, in attesa del completamento delle indagini e dell'adozione dei provvedimenti necessari. L'accaduto sottolinea la necessità di una maggiore vigilanza e controllo sul territorio per prevenire simili abusi che mettono a rischio il prezioso patrimonio storico-artistico italiano.
Il sindaco si è espresso con fermezza, condannando l'accaduto e assicurando il massimo impegno per la tutela del complesso monastico. L'amministrazione comunale ha promesso piena collaborazione con le autorità competenti per garantire il pieno rispetto delle leggi e la salvaguardia del patrimonio culturale locale.