Giubileo: la cura come sollievo per l'anima
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Il Giubileo dei malati e della sanità è stato occasione di riflessione sulla dimensione umana della cura. Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), ha sottolineato l'importanza della 'carezza della cura', un aspetto spesso trascurato ma fondamentale per il benessere dei pazienti.
Secondo Anelli, la cura medica non si limita alla sola dimensione fisica, ma deve abbracciare anche quella spirituale ed emotiva. La sofferenza, infatti, non è solo un disagio corporeo, ma un'esperienza che investe l'intera persona. L'ascolto empatico, la vicinanza umana e la comprensione delle paure e delle ansie del paziente sono elementi cruciali per una cura completa ed efficace.
Anelli ha evidenziato come la 'carezza della cura' possa rappresentare un vero e proprio sollievo per l'anima, alleggerendo il peso della malattia e contribuendo a una migliore qualità di vita. Questa attenzione alla dimensione umana della professione medica è oggi più che mai necessaria, in un contesto sanitario spesso caratterizzato da ritmi frenetici e da una forte pressione sulle risorse.
Il presidente della Fnomceo ha inoltre sottolineato l'importanza di una formazione medica che tenga conto non solo delle competenze tecniche, ma anche delle competenze relazionali ed emotive, fondamentali per creare un rapporto di fiducia con il paziente e per offrire una cura umana e personalizzata.
In conclusione, il Giubileo ha offerto l'occasione per riaffermare il ruolo centrale della compassione e della umanità nella professione medica, ricordando che la cura del malato non è solo un atto tecnico, ma un'esperienza profondamente umana che richiede attenzione, empatia e una profonda comprensione del paziente nella sua interezza.