Garlasco: Ex comandante accusa depistaggio, Stasi innocente?
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L'ex comandante dei carabinieri, Marchetto, ha rilasciato dichiarazioni sconvolgenti sul caso del delitto di Garlasco, affermando di essere stato allontanato dalle indagini dopo aver tentato di approfondire ogni aspetto del caso. Secondo Marchetto, l'inchiesta non avrebbe preso in considerazione tutte le possibili piste investigative. La sua testimonianza getta nuova luce su un caso che ha appassionato e diviso l'opinione pubblica per anni.
Marchetto ha esplicitamente dichiarato l'innocenza di Alberto Stasi, condannato in primo grado per l'omicidio di Chiara Poggi. Le sue affermazioni puntano il dito contro possibili depistaggi e omissioni che avrebbero compromesso l'accertamento della verità. L'ex comandante sostiene di aver riscontrato incongruenze e elementi che non sono stati adeguatamente approfonditi dalle autorità competenti, indicando una possibile mancanza di volontà nel raggiungere una conclusione definitiva e veritiera.
Le dichiarazioni di Marchetto riaprono il dibattito su un caso che ha sempre presentato elementi controversi e incertezze. Le sue affermazioni, se confermate, potrebbero portare a nuove indagini e a una rivalutazione del processo che ha portato alla condanna di Stasi. La magistratura dovrà ora valutare l'attendibilità delle sue dichiarazioni e decidere se avviare nuove indagini per fare chiarezza su possibili irregolarità e omissioni avvenute durante le prime indagini.
La famiglia Poggi, nel frattempo, attende con trepidazione ulteriori sviluppi, mantenendo la speranza di raggiungere finalmente una giustizia piena e completa per la perdita della loro figlia. La vicenda di Garlasco, dunque, continua ad alimentare interrogativi e a suscitare un acceso dibattito sul funzionamento della giustizia italiana e sulla ricerca della verità nei casi più complessi e mediaticamente esposti.