Droni ucraini colpiscono aeroporti russi: Mosca chiude gli scali
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Una ondata di attacchi con droni ucraini ha colpito almeno 12 aeroporti russi, causando disagi e interruzioni significative al traffico aereo. Le autorità russe hanno confermato la chiusura di diversi scali a Mosca e in altre regioni del Paese, in risposta a questa massiccia offensiva. L'incidente rappresenta una significativa escalation del conflitto, sottolineando l'efficacia crescente delle capacità offensive ucraine. Si tratta di uno dei più ampi attacchi con droni registrati finora dalla parte ucraina. I dettagli sull'entità dei danni e sulle eventuali vittime sono ancora frammentari, con informazioni contrastanti provenienti da entrambe le parti in conflitto. La Russia ha denunciato l'attacco come un atto di terrorismo, promettendo una risposta adeguata. L'Ucraina, pur senza rivendicare esplicitamente la responsabilità, ha celebrato l'operazione come un successo strategico che indebolisce le capacità militari russe. La chiusura degli aeroporti di Mosca ha provocato un caos senza precedenti, con centinaia di voli cancellati o dirottati. Passeggeri bloccati e ritardi significativi hanno caratterizzato la giornata. Gli esperti militari stanno analizzando l'impatto strategico a lungo termine dell'attacco, che potrebbe significare un cambiamento significativo nel corso della guerra. L'incidente evidenzia l'escalation del conflitto e le crescenti capacità offensive ucraine. Gli osservatori internazionali temono che questa azione possa innescare ulteriori rappresaglie e intensificare ulteriormente il conflitto. La comunità internazionale segue con apprensione gli sviluppi, esortando entrambe le parti a trovare una soluzione diplomatica alla crisi.