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Draghi difende la competitività dell'UE

L'ex presidente del Consiglio Mario Draghi è stato ascoltato oggi in Parlamento europeo riguardo al rapporto sulla competitività dell'Unione Europea. …

Draghi difende la competitività dell'UE

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L'ex presidente del Consiglio Mario Draghi è stato ascoltato oggi in Parlamento europeo riguardo al rapporto sulla competitività dell'Unione Europea. L'audizione si è concentrata sulle sfide che l'UE deve affrontare per mantenere la sua posizione nel mercato globale, in un contesto di crescente inflazione, guerra in Ucraina e transizione energetica.

Draghi ha sottolineato l'importanza di investimenti strategici in ricerca e innovazione, evidenziando la necessità di un mercato unico digitale più efficace e di una maggiore integrazione economica tra gli Stati membri. Ha inoltre sottolineato la necessità di una politica industriale europea più coesa e ambiziosa, capace di sostenere le imprese europee nella competizione con i giganti economici internazionali.

Durante l'audizione, Draghi ha anche affrontato la questione della sovranità energetica, evidenziando l'importanza di ridurre la dipendenza da fonti energetiche esterne e di accelerare la transizione verso fonti di energia rinnovabili. Ha inoltre sottolineato la necessità di rafforzare la resilienza economica dell'UE, in modo da poter affrontare meglio le future crisi.

L'ex premier ha richiamato l'attenzione sui rischi derivanti da una frammentazione del mercato unico, affermando che una maggiore collaborazione tra gli Stati membri è fondamentale per garantire la competitività dell'UE a livello globale. Ha inoltre evidenziato l'importanza di semplificare le normative e di ridurre la burocrazia, per favorire la crescita economica e l'innovazione.

L'audizione di Draghi è stata accolta con interesse dai rappresentanti degli Stati membri, molti dei quali hanno espresso apprezzamento per le sue analisi e le sue proposte. L'attenzione ora si concentra sulla capacità dell'Unione Europea di tradurre le raccomandazioni in azioni concrete, per garantire un futuro di prosperità e competitività per i cittadini europei. La sfida è ardua, ma l'urgenza di agire è palpabile. L'auspicio è che le indicazioni fornite da Draghi vengano prese seriamente in considerazione dai decisori politici dell'UE.

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