Dolore e rabbia per i femminicidi di Sula e Campanella: le parole di Elena Cecchettin
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Elena Cecchettin, figura di spicco nel contrasto alla violenza di genere, ha espresso profondo dolore e sdegno per i recenti femminicidi di Sula e Campanella. Le sue parole, cariche di emozione, mettono in luce la difficoltà di affrontare ripetutamente situazioni così tragiche e la necessità di un'azione concreta per prevenire ulteriori episodi di violenza sulle donne.
"Rivivere queste situazioni non è facile", ha dichiarato Cecchettin, sottolineando l'impatto emotivo che questi eventi hanno su chi si impegna quotidianamente nella lotta contro la violenza sulle donne. La ripetizione di simili tragedie, secondo Cecchettin, evidenzia la gravità del problema e la necessità di un intervento più incisivo da parte delle istituzioni e della società nel suo complesso.
La lotta alla violenza di genere, secondo l'attivista, richiede un approccio multiforme, che includa una maggiore sensibilizzazione dell'opinione pubblica, un potenziamento delle strutture di supporto alle vittime e una maggiore severità nelle pene per i colpevoli. Cecchettin ha inoltre sottolineato l'importanza di un'educazione alla parità di genere fin dalla giovane età, per costruire una società in cui la violenza contro le donne non sia più tollerata.
"Non possiamo permetterci di abbassare la guardia", ha concluso Cecchettin, lanciando un appello alla responsabilità collettiva. L'impegno di tutti, dalle istituzioni ai singoli cittadini, è fondamentale per contrastare un fenomeno che continua a mietere vittime innocenti. La memoria di Sula e Campanella, e di tutte le donne vittime di violenza, deve essere un monito per un cambiamento radicale e duraturo.