Economia

Crisi STM: Agrate Brianza nel mirino della Fiom-Cgil

La Fiom-Cgil lancia un allarme: il rischio di una crisi nello stabilimento STM di Agrate Brianza è concreto. Il sindacato …

Crisi STM: Agrate Brianza nel mirino della Fiom-Cgil

L

La Fiom-Cgil lancia un allarme: il rischio di una crisi nello stabilimento STM di Agrate Brianza è concreto. Il sindacato teme che le difficoltà del colosso della microelettronica possano avere conseguenze devastanti sul sito brianzolo, con possibili perdite di posti di lavoro e un impatto negativo sull'economia locale.

Secondo la Fiom, la situazione è particolarmente delicata a causa della competizione globale sempre più intensa nel settore dei semiconduttori. L'azienda, pur non avendo ancora rilasciato comunicati ufficiali riguardo a possibili ristrutturazioni o piani di licenziamento ad Agrate Brianza, starebbe affrontando pressioni sui costi e una crescita rallentata del mercato. Questo scenario preoccupante ha spinto la Fiom a chiedere un incontro urgente con la direzione di STM per fare chiarezza sulla situazione e scongiurare il peggio.

Il sindacato sottolinea l'importanza dello stabilimento di Agrate Brianza per l'intero territorio, non solo in termini occupazionali, ma anche per l'indotto e per il ruolo strategico che riveste nel settore tecnologico italiano. La Fiom-Cgil si dice pronta a mobilitare i lavoratori e a intraprendere tutte le azioni necessarie per difendere i posti di lavoro e garantire il futuro dello stabilimento. La richiesta di incontro è stata presentata con urgenza, considerando la necessità di una risposta immediata da parte dell'azienda per evitare che la situazione degeneri in una vera e propria crisi.

La preoccupazione è palpabile tra i dipendenti STM di Agrate Brianza, che attendono con ansia risposte chiare e rassicurazioni da parte della direzione aziendale. La Fiom-Cgil, nel frattempo, continua a monitorare da vicino la situazione e a raccogliere informazioni per poter rappresentare al meglio gli interessi dei lavoratori.

La vicenda sottolinea la fragilità del settore industriale italiano di fronte alla globalizzazione e alla necessità di politiche industriali efficaci in grado di sostenere le imprese e garantire la crescita occupazionale.

. . .