Cotone: Tajani vede opportunità contro crisi e dazi
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Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha individuato nella Via della Seta del Cotone un'opportunità strategica per contrastare gli effetti negativi dei dazi e delle crisi economiche internazionali. Secondo Tajani, diversificare le fonti di approvvigionamento e rafforzare le relazioni commerciali con i paesi produttori di cotone lungo la nuova Via della Seta potrebbe rappresentare una soluzione efficace per ridurre la dipendenza dalle forniture tradizionali e mitigare i rischi connessi alla volatilità dei mercati globali.
L'iniziativa si concentra sulla creazione di filiere produttive più resilienti e sostenibili, puntando a garantire prezzi equi per i produttori e a migliorare le condizioni di lavoro nelle regioni coinvolte. Il piano prevede investimenti in infrastrutture, formazione professionale e tecnologie innovative per incrementare la produttività e la qualità del cotone. Si prevede inoltre un'attenzione particolare alla tutela dell'ambiente e al rispetto dei principi di commercio equo e solidale.
Tajani ha sottolineato l'importanza di una cooperazione internazionale rafforzata per la realizzazione di questo progetto ambizioso. La collaborazione tra governi, imprese e organizzazioni non governative sarà fondamentale per garantire il successo dell'iniziativa e per promuovere uno sviluppo economico inclusivo e sostenibile. L'obiettivo è quello di creare un sistema commerciale più equo e trasparente, capace di proteggere i produttori di cotone dai flussi commerciali destabilizzanti e di garantire ai consumatori un accesso a prodotti di qualità a prezzi competitivi.
Il Ministro ha inoltre evidenziato il potenziale della Via della Seta del Cotone per creare nuove opportunità di lavoro e di sviluppo economico nelle regioni coinvolte, contribuendo a ridurre la povertà e a promuovere la crescita sostenibile. L'iniziativa si inserisce nel più ampio quadro di una strategia di diversificazione delle relazioni commerciali italiane, volta a ridurre la dipendenza dai mercati tradizionali e ad aprirsi a nuove opportunità di crescita in paesi emergenti. La creazione di partenariati strategici e di catene di fornitura più robuste rappresenta, secondo Tajani, un elemento cruciale per garantire la sicurezza economica e la competitività dell'Italia nel mercato globale.