Confsal: Patto per il Lavoro, ma solo con accordi vincolanti
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In occasione del 1° Maggio, il segretario generale della Confsal, Mario Margiotta, ha ribadito la necessità di un Patto per il Lavoro, ma ha sottolineato la crucialità di accordi vincolanti per garantire la sua effettiva attuazione. Margiotta ha espresso preoccupazione per la mancanza di concretezza in alcune proposte, affermando che senza impegni chiari e definiti, il Patto rischia di rimanere lettera morta.
Il leader sindacale ha evidenziato l'importanza di affrontare questioni cruciali come la precarietà, la disoccupazione, e la salvaguardia dei diritti dei lavoratori. Ha inoltre sottolineato la necessità di investimenti in formazione e aggiornamento professionale, al fine di garantire un adeguamento continuo alle esigenze del mercato del lavoro in costante evoluzione. Un punto fondamentale, secondo Margiotta, è la riduzione del cuneo fiscale, considerato un elemento imprescindibile per rendere il lavoro più attrattivo e contrastare il fenomeno del lavoro nero.
Margiotta ha inoltre ribadito l'esigenza di una maggiore tutela per i lavoratori autonomi e i dipendenti delle piccole e medie imprese, spesso soggetti a condizioni di maggiore precarietà. Ha sottolineato l'importanza di rafforzare la contrattazione collettiva, affinché possa rappresentare uno strumento efficace per la definizione di condizioni lavorative dignitose e giuste. La Confsal, ha concluso Margiotta, si impegnerà a vigilare affinché il Patto per il Lavoro non si trasformi in un semplice documento programmatico, ma si traduca in azioni concrete e misurabili a favore dei lavoratori italiani.
La richiesta di accordi vincolanti si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso la necessità di una maggiore trasparenza e accountability nel mondo del lavoro. La Confsal intende garantire che gli impegni presi dalle istituzioni e dalle parti sociali siano rispettati, evitando così il rischio di promesse disattese e di una conseguente perdita di fiducia da parte dei lavoratori.