Cocaina all'Olimpico: Tre ultras della Roma arrestati
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Tre ultras della Roma sono stati arrestati con l'accusa di spaccio di cocaina all'interno dello stadio Olimpico. L'operazione, condotta dalla polizia, ha smantellato una rete di vendita di droga che operava durante le partite della squadra giallorossa.
Le indagini, durate diversi mesi, hanno permesso di ricostruire il modus operandi dei tre arrestati. Secondo gli investigatori, gli ultras nascondevano la droga in diversi punti dello stadio, sfruttando la confusione e l'affollamento per effettuare le transazioni. Le vendite avvenivano principalmente durante gli intervalli delle partite o prima dell'inizio degli incontri, utilizzando un sistema di contatti preordinati e codici segreti per evitare di essere scoperti.
Gli arresti sono stati effettuati durante un'operazione di perquisizione nello stadio, nel corso della quale sono stati sequestrati diversi grammi di cocaina, denaro contante e materiale per il confezionamento della droga. Gli arrestati, tutti residenti a Roma, sono stati portati in carcere in attesa del processo. L'operazione ha evidenziato la presenza di attività criminali anche all'interno di luoghi considerati sicuri come gli stadi, dimostrando la necessità di un'azione costante e capillare da parte delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza dei tifosi e contrastare il fenomeno dello spaccio di droga.
La notizia ha suscitato indignazione tra i tifosi della Roma, che si sono dissociati dall'operato degli arrestati. La società giallorossa ha espresso la sua massima collaborazione con le forze dell'ordine per garantire la sicurezza e la serenità all'interno dello stadio Olimpico. Le indagini continuano per accertare eventuali altre responsabilità e per verificare se la rete criminale fosse collegata ad altre organizzazioni.
Le autorità hanno sottolineato l'importanza di segnalare eventuali attività sospette all'interno degli stadi, al fine di contribuire al contrasto delle attività illegali e alla sicurezza di tutti i presenti. La lotta al narcotraffico, specie in contesti pubblici, rimane una priorità per le forze dell'ordine, e questo arresto testimonia l'impegno continuo nella repressione di tali attività criminali.
