Cittadella Extreme di Treviso chiude: Nessun gestore in vista
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La popolare struttura ricreativa Cittadella Extreme di Treviso ha chiuso i battenti, lasciando la comunità locale e gli appassionati di attività sportive delusi. La notizia, diffusa nelle ultime ore, ha suscitato sorpresa e preoccupazione. Nessuna azienda o privato, infatti, si è fatto avanti per rilevare la gestione della struttura, nonostante i tentativi da parte del precedente proprietario di trovare un acquirente.
La Cittadella Extreme offriva una vasta gamma di attività, dai percorsi avventura sugli alberi alle aree dedicate al paintball e al tiro con l'arco. Era un punto di riferimento per famiglie, gruppi di amici e scuole, che trovavano in questo parco un'opportunità di svago e di attività all'aria aperta. La chiusura rappresenta quindi una perdita significativa per il territorio, soprattutto considerando la crescita del turismo esperienziale negli ultimi anni.
Le ragioni dietro alla difficoltà di trovare un nuovo gestore non sono ancora chiare. Si ipotizzano diverse problematiche, tra cui costi di gestione elevati, difficoltà di reperire personale qualificato e basso numero di presenze durante la bassa stagione. Non si esclude, inoltre, che la situazione economica generale abbia inciso negativamente sulla possibilità di trovare un investitore interessato.
L'amministrazione comunale di Treviso si è detta preoccupata per la chiusura e ha promesso di valutare possibili soluzioni per evitare che la struttura rimanga abbandonata. Le ipotesi al vaglio includono la possibilità di un bando pubblico per la concessione dell'area o la ricerca di un partner pubblico-privato. Intanto, i residenti lanciano un appello affinché si trovi una soluzione rapida che consenta la riapertura della Cittadella Extreme nel più breve tempo possibile. La chiusura rappresenta infatti una grave perdita per l'economia locale e per l'offerta di svago per la cittadinanza.
La situazione rimane quindi incerta, e il futuro della Cittadella Extreme resta appeso a un filo. L'auspicio è che si trovi una soluzione che consenta a questo importante polo ricreativo di tornare ad animare il tessuto sociale e turistico di Treviso.