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Centri Dialisi in Crisi: L'Ads Accusa il Governo Schifani

L'Associazione Dialisi Sicilia (Ads) ha lanciato un duro attacco al governo regionale guidato da Renato Schifani, accusandolo di mortificare i …

Centri Dialisi in Crisi: L'Ads Accusa il Governo Schifani

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L'Associazione Dialisi Sicilia (Ads) ha lanciato un duro attacco al governo regionale guidato da Renato Schifani, accusandolo di mortificare i centri di dialisi dell'isola. Secondo l'Ads, le politiche regionali in materia sanitaria stanno creando gravi difficoltà per le strutture che si occupano di fornire assistenza ai pazienti dializzati.

L'Ads evidenzia una serie di problematiche, tra cui i ritardi nei pagamenti da parte della Regione, che stanno mettendo a rischio la stabilità economica dei centri e, di conseguenza, la qualità dell'assistenza erogata. La situazione è ulteriormente aggravata dalla carenza di personale e dalla mancanza di investimenti in nuove tecnologie e infrastrutture. Queste carenze, secondo l'associazione, compromettono la capacità dei centri di garantire un'assistenza adeguata ai pazienti, molti dei quali sono già alle prese con una condizione di salute complessa e delicata.

L'Ads sottolinea come la situazione critica stia mettendo a repentaglio l'accesso alle cure per numerosi pazienti, con il rischio concreto di limitare o addirittura negare loro la possibilità di ricevere le terapie essenziali per la sopravvivenza. L'associazione chiede quindi un immediato intervento da parte del governo regionale per affrontare le criticità evidenziate e garantire la sostenibilità economica e la qualità dell'assistenza nei centri di dialisi siciliani. Si auspica un tavolo di confronto urgente per trovare soluzioni concrete e immediate al problema.

Nel frattempo, l'Ads sta valutando ulteriori azioni, tra cui possibili iniziative di protesta, per sensibilizzare l'opinione pubblica e mettere pressione sulla Regione affinché intervenga con efficacia. La situazione, secondo l'associazione, richiede un'azione decisiva e tempestiva per evitare conseguenze ancora più gravi per la salute dei pazienti dializzati in Sicilia.

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