Cronaca

Catania: violenza domestica, madre aggredita con neonata in braccio

Un episodio di violenza domestica di inaudita gravità si è verificato a Catania. Un uomo ha aggredito fisicamente la propria …

Catania: violenza domestica, madre aggredita con neonata in braccio

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Un episodio di violenza domestica di inaudita gravità si è verificato a Catania. Un uomo ha aggredito fisicamente la propria compagna, mentre questa teneva in braccio la loro figlia di appena 45 giorni. L'accaduto è avvenuto nella residenza della coppia, dove, secondo le testimonianze raccolte dalle forze dell'ordine intervenute sul posto, una violenta lite è degenerata in un'aggressione fisica. La donna, sotto shock, ha riportato diverse lesioni, fortunatamente non gravi, mentre la neonata è rimasta illesa, sebbene profondamente traumatizzata dall'accaduto.

I vicini di casa, allarmati dalle urla provenienti dall'appartamento, hanno immediatamente contattato le autorità. Gli agenti intervenuti hanno trovato la donna in stato di evidente difficoltà, con evidenti segni di percosse. L'uomo, autore dell'aggressione, è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Sono in corso ulteriori accertamenti per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e valutare eventuali aggravanti. La piccola è stata affidata temporaneamente ai servizi sociali, in attesa di stabilire le modalità più appropriate per le sue cure e il suo benessere. L'episodio ha scosso profondamente la comunità Catanese, che si stringe intorno alla vittima e alla neonata.

La notizia ripropone con forza l'urgenza di affrontare il problema della violenza domestica, un fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso. Sono diverse le associazioni che si battono per fornire supporto alle donne vittime di violenza e per prevenire simili episodi. È fondamentale sensibilizzare la popolazione sull'importanza di denunciare qualsiasi forma di violenza e garantire alle vittime adeguati strumenti di protezione e assistenza. In questo caso, la presenza della neonata, rende la vicenda ancora più drammatica, sottolineando la necessità di una risposta istituzionale forte e incisiva. L'arresto del responsabile è un primo passo, ma è necessario garantire alla donna e alla figlia il sostegno necessario per superare questo trauma.

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