Bearzot: Il segreto di un medico mancato e la confessione a Paolo Rossi
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La figlia di Enzo Bearzot, storico allenatore della Nazionale italiana di calcio, ha rivelato dettagli inediti sulla vita del padre, svelando un percorso alternativo che avrebbe potuto portarlo a indossare il camice invece che la tuta. Un 7 in matematica, un voto che, secondo le sue parole, gli fece "venire giù il soffitto", segnò una svolta decisiva nella sua vita, indirizzandolo verso una carriera calcistica che lo avrebbe portato alla gloria.
La rivelazione più toccante riguarda il rapporto tra Bearzot e Paolo Rossi, l'eroe del Mundial '82. La figlia ha raccontato che il padre, nell'ombra dei successi, confidò a Pablito la sua consapevolezza di essere prossimo alla fine. Un'ammissione fatta con la stessa onestà e la stessa riservatezza che caratterizzavano l'uomo che guidò l'Italia alla vittoria mondiale.
Questo aspetto intimo della vita di Bearzot, un uomo noto per la sua riservatezza e per il suo pragmatismo, getta una luce nuova sulla sua figura. Il racconto della figlia ci permette di avvicinarci alla sua umanità, scoprendo un lato più fragile e meno conosciuto, contrapposto all'immagine pubblica del leader carismatico e vincente.
La storia di quel voto in matematica non è solo un aneddoto, ma simboleggia una scelta di vita, una deviazione da un percorso tracciato, che lo ha portato a raggiungere vette straordinarie nel mondo del calcio. La confessione a Rossi, invece, mostra un uomo consapevole della propria mortalità, ma allo stesso tempo capace di condividere la sua vulnerabilità con un confidente e un amico fidato. Queste rivelazioni rendono ancora più complessa e affascinante la figura di Enzo Bearzot, confermando il suo valore non solo come allenatore, ma anche come uomo.