Sport

Avellino-Monopoli: Falsi biglietti, scattano le denunce

Durante la partita di calcio Avellino-Monopoli si è consumata una tentata truffa ai danni degli spettatori. Diversi tifosi si sono …

Avellino-Monopoli: Falsi biglietti, scattano le denunce

D

Durante la partita di calcio Avellino-Monopoli si è consumata una tentata truffa ai danni degli spettatori. Diversi tifosi si sono presentati allo stadio con biglietti risultati falsi, innescando un'immediata indagine da parte delle forze dell'ordine. Le autorità hanno proceduto al sequestro dei biglietti contraffatti e all'identificazione di coloro che li avevano in possesso.

Le indagini, ancora in corso, mirano a ricostruire l'intera vicenda e a individuare i responsabili della creazione e della diffusione dei biglietti falsi. Si ipotizza un'organizzazione criminale dedita alla vendita illegale di tagliandi per eventi sportivi. La scoperta ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza negli stadi e sulla lotta alla contraffazione.

La società dell'Avellino ha espresso la propria condanna per quanto accaduto, sottolineando l'impegno nella collaborazione con le forze dell'ordine per contrastare ogni forma di illegalità. Il club ha ribadito l'importanza del rispetto delle normative e della sicurezza dei propri tifosi. L'episodio ha gettato un'ombra sulla partita, ma non ha compromesso lo svolgimento dell'incontro.

Secondo alcune fonti, il numero dei biglietti falsi sequestrati sarebbe piuttosto elevato, suggerendo una rete ben organizzata dietro la truffa. Le indagini si concentreranno ora sull'individuazione dei canali di distribuzione e sulle eventuali complicità all'interno dello stadio. La vicenda rappresenta un monito sull'importanza di acquistare biglietti solo da canali ufficiali, evitando di cadere in trappole che possono portare a spiacevoli conseguenze. Le denunce presentate potrebbero portare a pesanti sanzioni per i responsabili. L'obiettivo è quello di prevenire episodi simili in futuro e garantire la sicurezza e la regolarità degli eventi sportivi.

. . .