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Alpini: Smentita sul canto fascista, "Proveniva da privato"

L'Associazione Nazionale Alpini ha smentito con fermezza la diffusione di un video che mostra il canto fascista "Faccetta nera" durante …

Alpini: Smentita sul canto fascista, "Proveniva da privato"

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L'Associazione Nazionale Alpini ha smentito con fermezza la diffusione di un video che mostra il canto fascista "Faccetta nera" durante una loro manifestazione. In una nota ufficiale, l'organizzazione ha dichiarato che il canto non proveniva da un gruppo ufficiale di alpini, ma da un locale privato, specificando di non aver avuto alcun controllo su quanto accaduto in quel contesto. Gli alpini hanno espresso forte disapprovazione per l'accaduto e hanno ribadito il proprio impegno contro ogni forma di intolleranza e discriminazione.

La smentita arriva a seguito della diffusione del video sui social media, che ha suscitato numerose polemiche e critiche. L'Associazione ha sottolineato l'importanza del rispetto delle regole e dei valori che da sempre la contraddistinguono, evidenziando la propria distanza da qualsiasi ideologia di matrice fascista. La nota si conclude con un appello alla responsabilità individuale e alla condanna unanime di episodi simili che possano ledere l'immagine e i principi dell'Associazione Nazionale Alpini. L'ANAl ha inoltre annunciato l'apertura di un'indagine interna per accertare le circostanze dell'accaduto e individuare eventuali responsabilità. L'obiettivo è quello di garantire che simili episodi non si ripetano in futuro e di rafforzare il proprio impegno a mantenere un comportamento impeccabile in linea con i valori di solidarietà e rispetto per la legalità.

La vicenda ha sollevato un dibattito sull'importanza di preservare la memoria storica e di combattere la diffusione di simboli e canti che richiamano un periodo buio della storia italiana. L'Associazione Nazionale Alpini ha ribadito la necessità di educazione e sensibilizzazione su questi temi, sottolineando l'importanza di un approccio responsabile alla divulgazione di contenuti online. Si attende ora l'esito delle indagini interne e eventuali provvedimenti disciplinari a carico degli eventuali responsabili.

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