3000 Studenti in Piazza per Capaci: Un Grido contro la Mafia
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Palermo ricorda la strage di Capaci. Circa 3000 studenti hanno riempito le piazze di Palermo in occasione del 29° anniversario della strage di Capaci, che costò la vita a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e a tre agenti della scorta. La manifestazione, intitolata "Tribunale chiama scuola", ha visto una partecipazione massiccia di giovani che hanno marciato per le strade del capoluogo siciliano, esprimendo il loro impegno nella lotta contro la mafia e per la memoria delle vittime.
La manifestazione, organizzata da diverse associazioni studentesche e istituzioni scolastiche, ha rappresentato un forte segnale di vicinanza alle famiglie delle vittime e di impegno civile. I ragazzi hanno sfilato con striscioni e cartelli che riportavano messaggi di speranza e di lotta contro ogni forma di criminalità organizzata. Si sono sentiti cori e slogan contro la mafia, a sottolineare la volontà delle nuove generazioni di combattere contro un fenomeno che ancora oggi affligge la Sicilia e l'Italia.
Il corteo si è concluso con un momento di raccoglimento e commemorazione presso il luogo dell'attentato, dove sono stati deposti fiori e lumini in ricordo delle vittime. La manifestazione ha rappresentato un momento di riflessione sulla storia del paese e sull'importanza di mantenere viva la memoria per costruire un futuro migliore, libero dalla criminalità. Gli studenti, con la loro partecipazione attiva, hanno dimostrato una profonda consapevolezza della gravità del fenomeno mafioso e la determinazione nel contrastare ogni forma di illegalità. Questo impegno è fondamentale per costruire un futuro libero dalla mafia e garantire la giustizia per le vittime. L'impegno delle nuove generazioni rappresenta una speranza importante per il futuro del paese.
La partecipazione numerosa sottolinea la volontà di mantenere viva la memoria di Falcone e di tutti coloro che hanno perso la vita nella lotta contro la mafia, ma anche un forte messaggio di speranza e rinnovato impegno civile.
